In Svizzera «le precipitazioni più basse degli ultimi 140 anni»
È stata un'estate di «siccità estrema». Nel periodo da maggio a metà agosto, in Svizzera a livello regionale sono state registrate le precipitazioni più basse degli ultimi 140 anni. Nella Svizzera occidentale sono mancate le precipitazioni di quasi due mesi estivi normali. E il ritorno alla normalità potrebbe richiedere mesi. È questa, in estrema sintesi, l'analisi di MeteoSvizzera, condivisa sul suo blog. «Non siamo in grado di spiegare il motivo di questa siccità invernale», ha dichiarato al CdT la scorsa settimana il climatologo Luca Panziera, aggiungendo pure: «Il problema è che se dovessero aumentare in futuro gli inverni molto secchi, con temperature molto elevate, avremmo meno neve alle quote medie in montagna e, di conseguenza, meno riserve idriche». Un inverno secco a cui è seguita un'estate secca, dunque.
La marcata assenza di precipitazioni, infatti, è durata più di tre mesi. Nella Svizzera occidentale la media regionale delle precipitazioni dal 1. maggio al 14 agosto è stata solo la metà della norma (calcolata tra il 1991 e il 2020). Si tratta della quantità più bassa di precipitazioni per questo periodo negli ultimi 140 anni e la seconda più bassa dall'inizio delle misurazioni nel 1864.
Caldo, caldo e ancora caldo
Record su record. La Svizzera ha registrato il secondo maggio più caldo, il secondo giugno più caldo e il quarto luglio più caldo dall'inizio delle misurazioni nel 1864. A Ginevra, il periodo dal 1. maggio al 14 agosto 2022 è stato caldo come la leggendaria estate del 2003. Nel 2003 e nel 2022 la temperatura è stata superiore di 1 °C rispetto a tutti gli altri periodi comparabili dall'inizio delle misurazioni.
In Ticino il 26 luglio - 36,1°C a Biasca e 34°C a Cevio e Grono - i meteorologi hanno dichiarato la fine di una delle ondate di caldo più intense e prolungate mai misurate. L’allerta canicola era entrata in vigore il 14 luglio, prima giornata in cui si era superata in modo generalizzato la soglia dei 25 °C di temperatura media giornaliera. Ben 12 giornate consecutive di caldo. Il nuovo periodo canicolare è iniziato il 31 luglio e si è concluso sabato 6 agosto. Nel Mendrisiotto, a causa del terreno estremamente secco, l’escursione termica fra la notte e il giorno era nettamente maggiore rispetto alle altre regioni. A Stabio si sono registrate le temperature massime fra le più alte del Sud delle Alpi (mentre le minime erano relativamente contenute).
«Il caldo persistente ha favorito enormemente l'evaporazione - scrive ancora MeteoSvizzera nel suo blog -. Nel contesto generale della più grande mancanza di pioggia degli ultimi 140 anni e della temperatura record dall'inizio delle misurazioni, è quindi del tutto giustificato parlare di siccità del secolo nella Svizzera occidentale».
Mancanza di pioggia da compensare
Nella Svizzera nordorientale, l'ultima volta che il periodo dal 1. maggio al 14 agosto ha registrato precipitazioni inferiori a quelle del 2022 è stato nel 2018. «Valori così bassi come quelli del 2022 e del 2018 non sono stati raggiunti nella Svizzera nord-orientale da oltre 60 anni». Sul versante meridionale delle Alpi, precipitazioni inferiori sono state registrate nel 2006 e nel 2003 e dall'inizio delle misurazioni il periodo estivo è stato spesso altrettanto o più povero di precipitazioni rispetto al 2022. Considerando l'intero periodo di misurazione, l'attuale scarsa piovosità nei Grigioni settentrionali e centrali non è un evento particolarmente significativo.
«Il ritorno alla normalità potrebbe richiedere mesi» spiegano i meteorologi. Il passato, infatti, insegna. Nelle estati particolarmente secche del 2015 e del 2018, il bilancio idrico - inteso come somma di precipitazioni (positive) ed evaporazione (negative) - in Svizzera si è normalizzato a livello regionale solo verso la fine dell'anno o addirittura nell'anno successivo. Considerato che nella Svizzera occidentale mancano attualmente le precipitazioni di quasi due mesi estivi «normali», saranno necessari alcuni mesi di precipitazioni superiori alla media per compensare l'attuale deficit.
«La crescente siccità estiva è già un problema importante in Svizzera»
Che cosa ci riserva il futuro? MeteoSvizzera non usa mezzi termini. Negli scenari climatici CH2018 per la Svizzera, la crescente siccità estiva è un problema centrale. A lungo termine, la quantità media di precipitazioni nei mesi estivi in Svizzera diminuirà e l'evaporazione aumenterà. I terreni diventeranno più asciutti, i giorni di pioggia saranno meno numerosi e i periodi senza precipitazioni dureranno più a lungo. In generale, le aree a ovest e a sud della Svizzera saranno più colpite dalla possibile diminuzione delle precipitazioni rispetto a quelle a est. Con l'avanzare dei cambiamenti climatici, la tendenza alla siccità continuerà ad aumentare. Verso la fine del secolo, una siccità che finora si è verificata una o due volte in dieci anni potrebbe verificarsi ogni due anni.
La crescente siccità estiva è già un problema importante in Svizzera. E la tendenza all'aumento è chiara. «Il bilancio idrico nel semestre estivo è passato da un surplus idrico di circa 50 mm negli anni '80 a un deficit idrico di circa 100 mm oggi». Che dire deii dati sul contenuto d'acqua nel metro superiore del terreno? Nel periodo 1981-2020 è diminuito di circa 20 mm o di un buon 5% o più, a seconda della serie di dati.