Il caso

Ospedale e pianificazione, serve (più) tempo

Bellinzona: proseguono le riunioni fra Cantone, EOC e Città in vista della realizzazione del futuro nosocomio alla Saleggina - Gli approfondimenti tecnici dovrebbero arrivare in autunno - Intanto emergono maggiori spese per gli interventi sui terreni
© Rendering EOC
Alan Del Don
10.04.2025 06:00

Ci sono state delle settimane, tra novembre e dicembre, in cui il tema era praticamente sulla bocca di tutti, in Ticino. Da tre mesi almeno è per contro sparito dai media e, di conseguenza, dall’attenzione dell’opinione pubblica (e della politica, diciamolo, dai). Per fortuna il futuro ospedale del Sopraceneri da 380 milioni di franchi, alla Saleggina di Bellinzona, rimane fra i progetti principali sull’agenda dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC), del Consiglio di Stato e del Municipio cittadino.

Le parti continuano ad incontrarsi regolarmente - attraverso lo specifico gruppo di lavoro -, ma lo fanno nell’ombra. Ecco dunque che sui contenuti delle riunioni le bocche rimangono cucitissime. Comprensibile, dopo il clamore di fine 2024. Abbiamo tuttavia appurato che - per quanto riguarda gli aspetti pianificatori - se ne saprà di più forse solo in autunno.

Le due condizioni sotto la lente

Una tempistica che può sorprendere il cittadino medio, soprattutto considerando che dopo il parere giuridico del Dipartimento del territorio da più parti si era detto «adesso però procediamo spediti». Il rapporto, ricordiamo, fa dipendere l’edificazione del nosocomio progettato dagli studi di architettura Arnaboldi e Gaggini («Il profumo dei tigli») al rispetto di due precise condizioni. La prima è che andranno compensati i terreni che verranno sacrificati; la seconda è che la pianificazione venga portata avanti dai preposti uffici cantonali.

Rimane l'unica soluzione

Quello che è certo - e che è stato ribadito a più riprese nelle ultime riunioni - è che quella della Saleggina è e rimane l’unica soluzione sul tavolo per costruire la struttura da 240 posti letto e 5 piani, con otto sale operatorie e pure l’ospedale pediatrico del Ticino. La prima tappa (orizzonte 2031, ma ci saranno quasi sicuramente dei ritardi) prevede uno sviluppo su una superficie netta di 57.000 metri quadrati, mentre entro il 2046 un ulteriore sviluppo per altri 44.000 metri quadri. Rimarrebbe a disposizione una riserva lorda di 33.000 metri quadrati.

La ricerca dei sedimi

Pianificazione da una parte. E ricerca dei fondi «compensativi», a Bellinzona ma non solo, dall’altra. In attesa che il Governo risponda a tre atti parlamentari, dal consuntivo 2024 del Cantone presentato ieri apprendiamo che - alla voce «Militare» (il sedime è stato rilevato dal Cantone da Armasuisse) - «si segnalano maggiori spese per l’ammodernamento della struttura protetta di Cadenazzo e per interventi sul terreno della Saleggina per complessivi» 420 mila franchi.

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