Antonio Caprarica
Antonio Caprarica
I miei articoli: (73)
C'è posta per te, firmato re Carlo
Vi sareste mai immaginati che il bullo muscoloso insediatosi alla Casa Bianca si sciogliesse come burro alla prospettiva di un weekend coi reali inglesi nell’intimità esclusiva del castello di Balmoral?
Se Kate non è il suo guardaroba
Quando la principessa del Galles, pochi giorni fa, ha visitato la prigione femminile di Styal, nel Cheshire, il seguito abituale di royal watcher ha notato qualcosa di famigliare nel suo abbigliamento
Lord Michael e Mr. Middleton
I pettegolezzi a Buckingham Palace vertono soprattutto sulla prospettiva molto solida che anche i Middleton, famiglia borghese che di più non si può, venga fatta nobile
Per i Galles il trono s’avvicina
La sfilata natalizia dei reali a Sandringham ha offerto ai fedeli sudditi l’immagine dei Galles come una famigliola di nuovo serena e felice, unita, amorevole, in più circonfusa del fascino speciale che regala gioventù e bellezza
Kate, Keir e la rinascita
La principessa del Galles, a Wimbledon, è stata accolta dall'ovazione del pubblico in piedi – La discrezione che a Londra circonda la sua malattia (benché ne sia nota la gravità) è ammirevole, forse il retaggio di un’Inghilterra scomparsa con Elisabetta II
La doppia ascesa di Keir e Zara
Il leader del Partito Laburista, che domani a quest’ora sarà con ogni probabilità il nuovo premier del Regno Unito, ha più del nome in comune con il mitico Keir Hardie che fu il fondatore e primo leader del Labour 120 anni fa
Meglio marmellate che guai
I limoni del giardino californiano di Meghan sono diventati vasetti di marmellata segnando l’ingresso della ribelle nuora reale nel mercato dei cibi «firmati»
Segreti e parenti, le spine di Carlo
I Windsor sono bravi a tenere segreti, ma non tutti e non sempre: da Harry al principe Andrea, il cui nome ricorre ben 69 volte nelle 900 pagine del processo alla complice di Epstein
Aiuto, c'è una talpa sotto il trono
Endgame: la «rivelazione» sui presunti casi di razzismo è stata accuratamente coreografata in modo da attirare la massima attenzione planetaria – Meghan non si è mai rassegnata al ruolo di secondo violino che un’istituzione inerentemente gerarchica come la monarchia le assegnava
Il figliol prodigo versione Windsor
Fresca fresca dall’America la notizia che i «ribelli» Harry e Meghan si sono resi conto che è meglio, dopo tutto, fare il figlio del re d’Inghilterra che la «celebrity» a Hollywood